Il CONI conferma la positività di Rebellin
(L'arrivo delle Olimpiadi di Pechino 2008) (AGM-DS) - 28/04/2009 23.54.52 - (AGM-DS) - Milano, 28 aprile - Sul caso Rebellin arriva anche la conferma del CONI. Su una nota diramata dal sito ufficiale del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) in tarda serata si legge la conferma della comunicazione riguardante la positività per un atleta italiano in occasione dei Giochi Olimpici di Pechino 2008. L’atleta in questione, come reso noto anche in precedenza, è il ciclista Davide Rebellin (argento) che sarebbe risultato positivo all’epo di terza generazione (CERA).
Il CONI ha immediatamente comunicato l’esito del test effettuato all’atleta interessato ed ha inoltre trasmetto gli atti alla procura antidoping. Arriva inoltre la conferma che Rebellin era uno di quegli atleti ad aver firmato, insieme ai tecnici ai medici e a quanti facevano parte della missione Italiana a Pechino 2008, un giuramento con il quale si impegnavano a rifiutare e a non sottoporsi a qualsiasi pratica illecita in violazione al regolamento antidoping del Wada (l’agenzia antidoping internazionale).
Il CONI conferma la positività di Rebellin
(L'arrivo delle Olimpiadi di Pechino 2008) (AGM-DS) - 28/04/2009 23.54.52 - (AGM-DS) - Milano, 28 aprile - Sul caso Rebellin arriva anche la conferma del CONI. Su una nota diramata dal sito ufficiale del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) in tarda serata si legge la conferma della comunicazione riguardante la positività per un atleta italiano in occasione dei Giochi Olimpici di Pechino 2008. L’atleta in questione, come reso noto anche in precedenza, è il ciclista Davide Rebellin (argento) che sarebbe risultato positivo all’epo di terza generazione (CERA).
Il CONI ha immediatamente comunicato l’esito del test effettuato all’atleta interessato ed ha inoltre trasmetto gli atti alla procura antidoping. Arriva inoltre la conferma che Rebellin era uno di quegli atleti ad aver firmato, insieme ai tecnici ai medici e a quanti facevano parte della missione Italiana a Pechino 2008, un giuramento con il quale si impegnavano a rifiutare e a non sottoporsi a qualsiasi pratica illecita in violazione al regolamento antidoping del Wada (l’agenzia antidoping internazionale).